Punta Fiames via Classica (A. Dimai – A. Verzi) IV+
Introduzione
Via Classica aperta nel 1901,da Dimai e Verzi nella splendida parete sud di éPunta Fiames. Arrampicata su ottima roccia, via ben attrezzata, meno negli ultimi tiri, ma una bella via classica di IV grado molto divertente.
Tempo salita: h 1,30 all’attacco – h 6,00 salita
Tempo totale: 10 h circa – andata e ritorno
Difficoltà: IV V V+
Dislivello totale: in salita + 535 m per attacco + 400 m per la via
Sviluppo: 520 m circa
Esposizione: sud
Carta: Tabacco 03 – Dolomiti Ampezzane 1:25.000
Materiale: NDA – qualche friend medio grande soste cementate, chiodi di passaggio
Avvicinamento stradale
da Cortina d’Ampezzo, si percorre la strada statal 51 direzione vecchio aeroporto, fino a raggiungere l’ospedale Codivilla Putti, si sale a destra e si sale al parcheggio dello stesso.
Avvicinamento
Dall’ospedale si imbocca il sentiero sul retro fino a raggiungere la strada forestale, si svolta a sininstra e si prosegue per pochi minuti, per svoltare poi alla deviazione cartello sentiero 202. Giunti alla fine si sbocca su sentiero 218, girare a sinistra, scendendo, dove il sentiero curva a sinistra, deviare a destra per traccia (ometto). Lo si risale fino a raggiungere il canale che separa Punta Fiames da Punta della Croce. Si risale un canale pe 20 m circa con uscita su cengia (ometto) che temina su terrazzo; si risale una fenditura della parete fino al suo termine (III preferibile legarsi, noi siamo saliti slegati). Si passa sotto la parete con targa commemorativa, si continua a salire il canalino di ghiaie fino allo spiazzo con mughi e attacco della via Dimai.
Salita
L1 si attacca il diedro di destra per qualche metro (II), mirando a una spaccatura sulla destra, uscendo ancora a destra su terrazzino con mugo, sosta su chiodo cementato (II III IV- 20 m).
L2 traversare per cengia a destra, per 40 m circa, al termine si rimonta la placca con qualche buco per appigli (3 m III-) e con traversata esposta, raggiungere lo spigolo dove si sosta. 40 Mt., III+, 1 chiodo, 1 clessidra.
L3 rimontare la spaccatura verso sinistra per 5/6 m e poi traversare a destra e proseguire lungo la linea del diedro (45 m IV- 1 chiodo cementato, con possibile sosta intermedia).
L4 continuare la salita ancora sulla linea del diedro, raggiungendo l’evidente cengia che segna la parete, arrivando in sosta (45 m IV- 2 chiodi cementati.
L5 Seguire la stretta cengia a sinistra per tracce (proseguendo a destra si continua per la via dello spigolo Jori). Oltrepassare il diedro (10 m I 1chiodo), oltre il quale si aggira uno spigolo (7/8 m II 1chiodo) raggiungendo un terrazzo ghiaioso con mughi (10 m I) 30 m I II 2 chiodi.
L6 dalla sosta rimontare la fessura verticale (5 m IV-) che porta ad una rampa rocciosa con mughi salirla verso destra (8 m III) fino alla base di una larga fessura che sale a sinistra. Risalirla (10 m IV-) fino alla sosta (25 m IV- III IV-) anello cementato.
L7 salire nella fessura per 5 m circa, sotto gli strapiombi gialli che la chiudono la starda (10 m IV), traversare a destra la parete scura con passaggio esposto, e dirigersi verso la base del grande camino che solca il settore centrale della parete (15 m IV 1 chiodo ). Una volta arrivati all’imbocco del camino e si trova la sosta (25 m IV- IV 1chiodo, 2 chiodi sosta).
L8 salire il ripido camino verticale (primi 15 m impegnativi) e sulla sinistra grande nicchia gialla (15 m IV). Il camino in questo tratto piega un pò a destra strapiombando leggermente. tenere la fessura disinistra delle due che formano un camino (8 m IV+ 1chiodo), raggiungendo un terrazzino all’interno della spaccatura, sosta (25 m IV IV+ 1chiodo).
L9 proseguire all’interno del camino, con difficoltà sostenute e continue fino all’anello di sosta successivo, alla base del tratto più verticale (10 m) sotto al grande strapiombo (20 m IV).
L10 scalare il camino verticale in opposizione, fin sotto lo strapiombo che lo ferma (10 m IV+ 2 chiodi). Raggiunto il secondo chiodo, cercare di stare sulla parete a sinistra leggermente strapiombante, per poi traversare ed uscire a sinistra su rocce più facili (10 m IV+ III 1 chiodo). Per rocce più facili si raggiunge la terza cengia, con sosta (10 m III) 30 m IV+ III 3 chiodi.
L11 salire il camino con masso incastrato, a sinistra della sosta con roccia biancastra, passare sotto al grosso masso raggiungendo un terrazzino all’interno del camino, sosta su anello (20 m IV).
L12 dalla proseguire a sinistra orrizzontalmente per qualche metro e aggirare lo spigolo a sinistra del camino (2 m II). Salire a questo punto la rampa di rocce bianche che sale verso la base dell’ultima parete ripida che chiude l’accesso alla vetta (25 m III II) 30 m II II II.
L13 salire la parete scura e verticale, sfruttando una fessura che segna i primi metri (5 m IV). Quando la fessura si finisce, bisogna attaccare la parete molto verticale (8 m IV+ 2 chiodi). Ci sono poi delle rocce più inclinate che conducono alla base delle rocce gradinate finali (8 m III 1 chiodo). Salirela fessura che traversando averso sinistra conduce a un terrazzino dove si trova sosta (5 m IV-) 30 m IV IV III IV- 3 chiodi.
L14 attaccare l’ultimo salto verticale della parete che sale verso destra in diagonale lungo una fessura (10 m III IV), sopra il quale il terreno appiana. Rimontare il canale roccioso che porta sopra spalla di punta Fiames (80 m circa) al di sotto la cima, tratto attrezzato della ferrata Strobel (25 m III II) 35 m III IV III II.
Discesa
1. Una Volta usciti dalla via si scende per la traccia (versante nord) fino all’intaglio tra la Punta Fiames e la Punta della Croce, fino a raggiungere il palo segnavia. Qui seguiamo per sentiero 202 ritorniamo verso il parcheggio dell’ospedale Codivilla Putti (h 0,50).
2. Oppure per la via Ferrata M. Strobel, all’uscita della via prendere la traccia a sinistra.