Difficoltà: III IV V Sviluppo: 320 m
Tiri: 8
Tempo di salita: 3/4 ore
Materiale: NDA – dadi medi e piccoli, chiodi non necessari, friend medi e grandi.
Roccia: buona
Cartografia: Tabacco foglio 010 Dolomiti di Sesto – 1:25.000 Periodo consigliato: giugno – ottobre
Punto di Partenza: Rifugio Auronzo
Punti di appoggio: Rifugio Auronzo – Rifugio Lavaredo – Rifugio Locatelli
Versante di salita: Nord Ovest Salita il 17/08/2020 con Mauro Casanova
Introduzione:
Aperta l’ 8 agosto 1930 da H. Bolte e W. Wolf, una via d’altri tempi che si sviluppa per 8 tiri di corda, per spigolo in parte aereo. La roccia è molto buona, salita ben segnata e attrezzata con spit, chiodi e molte possibilità di assicurazione.
Avvicinamento:
dal Rifugio Auronzo per comodo sentiero raggiungiamo la Forcella Lavaredo, saliamo a destra per il sentiero alto, che passa sotto le pareti del Paterno. Si raggiunge il primo sperone di roccia che si vede sotto la Forcella Passaporto, lo si passa e raggiungiamo il secondo sperone, abbandoniamo il sentiero pochi metri dopo (ometto), si sale la rampa di ghiaie ed erba. Raggiunto il termine si continua per canale di ghiaie fino alla crestina con piccoli torrioni. Salire ancora fino a piccola forcelletta con grosso masso appoggiato con ometto (ore 1,30 da Rifugio Auronzo).
Salita: L1 Rimontare le roccette soprastanti (cordone rosso), restando di poco a sinistra di un canalino, raggiungere la cengetta in cima al pilastrino dello spigolo (rif. sasso incastrato e a destra una al di là del canalino una lama rossastra) fino a raggiungere la comoda cengia (2 chiodi – 35 m III°) – possibilità di salire a destra per friabile canalino.
L2 Salire a destra della sosta in diagonale, per canalino continuando la salita per paretina con uscita su detriti. Sempre verso destra in diagonale si raggiunge una costa rocciosa, sosta a sinistra (2 spit) o su spuntone (25 m III° – 1 passo di IV° poi II°).
L3 Si riparte con scalata allo stretto camino fronte a noi, un diedrino che porta a un terrazzino (1 chiodo a terra e uno a destra), per alcuni metri in verticale, il camino cambia in uno stretto canalino detritico. Torna verticale e conduce fino allo spigolo (ottimi punti di ancoraggio naturali). Si procede a sinistra dello stesso per una rampetta (1C in cima) che porta ad uno strapiombo giallo sulla linea del monte. Con breve traverso a destra si arriva in sosta su comoda cengia (45 m III° + /pp IV° /3C)
L4 potemmo definirlo il passaggio chiave, ci si alza verso sinistra (passaggio di V – 1 spit -5 m) e si sale su ottima roccia su tratto verticale ma ben appigliato, poi le difficoltà tornano al III°, per una fessura scura irregolare a destra dello spigolo, con uscita su terrazzino. Si supera un basso strapiombo al cento della paretina (1C) arrivando a delle piccole cenge, che portano al filo dello spigolo dove si fa sosta (25 m IV° / V / 2C – 3CF)
L5 Sopra la sosta troviamo un diedro da superare (IV° / 1C), uscendo su tratto facile si rimontano le roccette fin sotto la parete, la sosta è su spuntone al limite dello spigolo (20 m IV° / II+ 1C). L6 salire a sinistra, aggirando lo spigolo con passaggio esposto (IV° 1C) salire la placchetta appigliata, tra lo spigolo e il caminetto di sinistra, non conviene traversare in orizzontale vero il caminetto. Continuare la salita spostandosi pin piano verso destra in direzione del lato Tre Cime. La sosta la troviamo sotto il salto di roccia gialla su esile cengia (50 m IV° /III°- 2C /2CF). L7 Spostandosi verso destra, si inizia a risalire per rocce un pò appoggiate, a destra della gialla parte, arrivando a una cengia. Qui si inia a salire in diagonale verso sinistra una parete di ottima roccia un po esposta (2c di passaggio), continuando la salita a sinistra ci si porta verso l’inizio della cresta a blocchi di roccia con sosta su spuntone (25 m III° / IV 2C) L8 Ultimo tiro (anche in conserva) passare subito a destra (1 spit) e procedere per cresta a tratti affilata e a blocchi, sino a raggiungere l’intaglio/canalino (a sinistra foro grande guerra) in pochi minuti si raggiunge la Vetta con la grande croce. (90 m I°/II°).
Discesa:
dalla cima si segue la traccia che scende verso Sud Est, scendendo fino alla Forcella del Camoscio. Alla diramazione si scende verso destra, dentro il canale che per traccia e postazioni della Grande Guerra, verso la Croda Passaporto, in direzione della Forcella Lavaredo (30 minuti). Da qui rientro al Rifugio Auronzo