Punta Fiames 2240 m – Spigolo Jori (F. Jori – K. Broske) V+

vie Alpinistiche e Normali

Punta Fiames 2240 m – Spigolo Jori (F. Jori – K. Broske) V+

Introduzione
Via impegnativa su buona roccia, aperta da F.Jori e Kathe Broske il 19/08/1909, percorre l’imponente spigolo sud di Punta Fiames. La prima parte in comune con la Via Classica Dimai, si stacca poi a destra per tratti duri in fessura.

Tempo salita: 1,30 h (all’attacco – 6,30 h per la via
Tempo totale: 10 h circa (andata e ritorno)
Difficoltà: IV V V+ (2 passaggi)
Dislivello totale in salita: + 535 m per l’attacco / + 400 m per la via
Sviluppo: 520 m circa
Esposizione: sud
Carta Tabacco: foglio 03 – Cortiona d’Ampezzo Dolomiti Ampezzane
Materiale: NDA – qualche friend medio grande soste cementate, chiodi di passaggio

Avvicinamento stradale
da Cortina d’Ampezzo, si percorre la strada statal 51 direzione vecchio aeroporto, fino a raggiungere l’ospedale Codivilla Putti, si sale a destra e si sale al parcheggio dello stesso.

Avvicinamento
Dall’ospedale si imbocca il sentiero sul retro fino a raggiungere la strada forestale, si svolta a sininstra e si prosegue per pochi minuti, per svoltare poi alla deviazione cartello sentiero 202. Giunti alla fine si sbocca su sentiero 218, girare a sinistra, scendendo, dove il sentiero curva a sinistra, deviare a destra per traccia (ometto). Lo si risale fino a raggiungere il canale che separa Punta Fiames da Punta della Croce. Si risale un canale pe 20 m circa con uscita su cengia (ometto) che temina su terrazzo; si risale una fenditura della parete fino al suo termine (III preferibile legarsi, noi siamo saliti slegati). Si passa sotto la parete con targa commemorativa, si continua a salire il canalino di ghiaie fino allo spiazzo con mughi e attacco della via Dimai (in comune).

Salita
L1 via Dimai – Si attacca il diedro di destra per qualche metro (II), mirando a una spaccatura sulla destra, uscendo ancora a destra su terrazzino con mugo, sosta su chiodo cementato (II III IV- 20 m).

L2 traversare per cengia a destra, per 40 m circa, al termine si rimonta la placca con qualche buco per appigli (3 m III-) e con traversata esposta, raggiungere lo spigolo dove si sosta. 40 Mt., III+, 1 chiodo, 1 clessidra.

L3 rimontare la spaccatura verso sinistra per 5/6 m e poi traversare a destra e proseguire lungo la linea del diedro (45 m IV- 1 chiodo cementato, con possibile sosta intermedia).

L4 continuare la salita ancora sulla linea del diedro, raggiungendo l’evidente cengia che segna la parete, arrivando in sosta (45 m IV- 2 chiodi cementati.

L5 seguire a destra la comoda cengia per circa 90 m fino a raggiungere lo spigolo. Si arriva in sosta (1 chiodo cementato).cc Questo è l’attacco della via “Jori” (90 m I).

L6 “Via Jori” salire per la fessura di sinistra fino alla clessidra, è possibile anche salire restando in placca, spostarsi a destra e seguire per il diedro fino alla fine. Traversare a sinistra fino a un terrazzino dove si fa sosta (1 chiodo e clessidra 35 m IV, IV-).

L7 salire la placca appigliata fin sotto il tetto giallo, traversando verso destra fino alla sosta (20 m IV, 1 chiodo).

L8 salire spostandosi prima a destra e continuare per canalino fino alla sosta (20 m IV).

L9 da questo tiro iniziano le difficoltà, diventano più sostenute; salire la placca ben lavorata mirando la fessura “da sinistra a destra” che solca la parte alta della parete. Giunti alla fine delle parete si rimonta fino la cima del pulpito e si sosta (30 m III IV V – 4 chiodi e friend incastrato)

L10 per fessura, salire la parete di sinistra del tetto giallo (roccia un po’ unta), seguire per roccia lavorata e più facile, fino alla sosta (25 m V IV- – 1 chiodo, 1 cordone su sasso incastrato).

L11 Passaggio chiave della via, rimontare la facile parete fino ad uscire sullo spigolo. Si trova un anello cementato (di sosta) utilizzarlo come rinvio e continuare per la parete verticale solcata da una fessura, poco dopo sulla sinistra, c’è un’altra sosta (usata per rinviare) attaccare la fessura sulla sua destra, sostare alla fine della stessa (sopra la nostra testa, un tetto triangolare di roccia giallo/bianca (40 m IV V V+ 2 chiodi cementati, eventualmente ci sono le due soste intermedie).

L12 Aggirare lo spigolo traversando a destra e rimontare la prima fessura più larga e verticale, ma ben appigliata. Giunti alla fine si continua attaccando la placca lavorata, alla fine sosta (2 chiodi e cordone su sasso incastrato – 25 m V- IV).

L13 Rimontare la paretina iniziale (3/4 m), traversando poi verso destra per roccia più facile, fino al terrazzo detritico, ancora a destra, raggiungendo un diedro con fessura, sosta alla base (30 m IV+ III II 1 chiodo cementato).

L14 scalare il diedro traversando a sinistra, sotto ad una lama strapiombante, continuare per rocce più semplici oltrepassando due evidenti clessidre con cordone (possibilità di sosta) fino a raggiungere la vetta con sosta da attrezzare su spuntone ( 55 m V IV III 1 chiodo, 2 fittoni resinati, 2 clessidre con cordino).

Discesa
1. Una Volta usciti dalla via si scende per la traccia (versante nord) fino all’intaglio tra la Punta Fiames e la Punta della Croce, fino a raggiungere il palo segnavia. Qui seguiamo per sentiero 202 ritorniamo verso il parcheggio dell’ospedale Codivilla Putti (h 0,50).

2. Oppure per la via Ferrata M. Strobel, all’uscita della via prendere la traccia a sinistra.

 

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